Il naso è un elemento importantissimo nell’equilibrio del nostro viso e quindi della nostra immagine. L’intervento di Rinoplastica si propone di migliorare l’aspetto estetico del naso, integrandolo perfettamente nell’armonia del volto. Questo ci fa capire quanto sia importante un’accurata visita prima dell’intervento chirurgico, allo scopo di evidenziarne i difetti e le anomalie e di pianificare con i pazienti una correzione “su misura” che si integri naturalmente con le proporzioni del nostro viso.
E’ un intervento che già esisteva ai tempi degli antichi Greci, anche se veniva eseguito per motivi ricostruttivi, specie dopo traumi sopraggiunti in guerra. Da allora le tecniche chirurgiche si sono evolute, anche se hanno mantenuto delle caratteristiche comuni, cioè il rimodellamento della parte ossea e di quella cartilaginea, da cui il naso è anatomicamente costituito. Il difetto da correggere infatti può essere a carico della punta – costituita da cartilagine – più o meno proiettata o eccessivamente larga o asimmetrica, oppure del dorso che è in parte osseo ed in parte cartilagineo che apparirà con una “gobba “ caratteristica o, al contrario, con un insellamento. La piramide nasale può inoltre essere deviata se è presente anche una problematica del setto nasale, il quale, a sua volta, darà un’insufficienza respiratoria più o meno marcata. Va valutata inoltre la presenza o meno di un’ipertrofia dei turbinati che può peggiorare il quadro respiratorio.
Il Prof. Tarallo, nel corso della visita preliminare, evidenzierà con il paziente quale sia il difetto e ne programmerà, nell’assoluto rispetto delle proporzioni del viso, la correzione. Con questo tipo di approccio, costruito a modello su ogni paziente, non vi è la possibilità di avere come risultato un naso di immagine “standard”, come purtroppo capita spesso di vedere con tecniche antiquate.
L’approccio alla Rinoplastica viene solitamente eseguito con incisioni all’interno del vestibolo nasale, quindi invisibili, tranne casi selezionati che necessiteranno di una tecnica”open”. Attraverso queste incisioni le ossa nasali e le cartilagini del dorso e della punta verranno rimodellate secondo le necessità del caso. In caso di insufficienza respiratoria si procederà ad una correzione del setto nasale deviato e/o dei turbinati ipertrofici. L’intervento terminerà con il posizionamento di tamponi in speciale materiale siliconato morbidissimo che non darà quella sgradevole sensazione di soffocamento tipica dei tamponi in uso in passato; questi verranno rimossi dopo uno o più giorni, a seconda del caso. Sul dorso del naso sarà applicato uno “splint” in materiale plastico leggerissimo allo scopo di immobilizzare le strutture del naso nella nuova forma e posizione che abbiamo loro dato. Questo “splint” del peso di soli 5 grammi, quindi quasi inavvertibile, sarà rimosso dopo 7-9 giorni e poi portato solo la notte per ulteriori 10 giorni, a scopo protettivo. L’intervento viene eseguito in sala operatoria, in una struttura idonea, dopo aver eseguito esami ematochimici preoperatori ed elettrocardiogramma, in anestesia generale od in locale con sedazione, a seconda dei casi ed a giudizio dell’anestesista. Il paziente sarà dimesso in serata o al massimo la mattina successiva.
La “rinoplastica” inoltre può essere associata ad una “profiloplastica”, cioè ad un rimodellamento del mento, qualora questo non si integrasse perfettamente con le giuste proporzioni del viso. Bisogna, come per tutti gli interventi chirurgici, astenersi dall’assunzione di aspirina o farmaci aspirino simili per almeno le due settimane precedenti all’intervento. Il Prof. Tarallo nel corso della visita preliminare saprà consigliare i pazienti sull’uso di un’opportuna terapia pre e post trattamento a base di sostanze naturali, come Arnica, Vitamina K e Bromelina, che risolveranno rapidamente il leggero gonfiore postoperatorio. Dopo pochi giorni, a seconda dei casi, il paziente potrà tornare alle proprie attività sociali e lavorative, dopo due o tre settimane ad un’attività fisica.
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