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La chirurgia del ringiovanimento del volto si è evoluta enormemente nel corso delle ultime due decadi, passando da tecniche che prevedevano cicatrici estese con ampi scollamenti del volto e del cuoio capelluto con un postoperatorio lungo ed impegnativo per il paziente, ad interventi sempre più “soft” che tendono a risollevare e riposizionare segmenti del volto sempre più limitati, con cicatrici sempre più piccole.

Il concetto che ora si propugna non è più quello di “tirare” con un intervento la cute per ottenere un volto più giovane, bensì di riposizionare i tessuti verso l’alto con un vettore verticale e non più posteriore come si usava fare una volta, ovviando così allo scivolamento fisiologico dei tessuti stessi verso il basso, come naturalmente avviene nel corso degli anni. Questo garantirà un aspetto molto naturale al paziente, riproducendo esattamente l’immagine del volto come era anni prima e non cambiandolo o stravolgendolo, come avveniva con le vecchie tecniche che davano quell’aspetto “tirato” ed innaturale che hanno costituito per anni l’aspetto tipico dei pazienti che si erano sottoposti ad interventi di Lifting.

Un grande impulso alla chirurgia con incisione minime nella regione fronto-temporale è stato dato alla fine degli anni ’80 dalla chirurgia endoscopica al cui capitolo si rimanda per ulteriori informazioni. Questa, mediante l’uso di una fibra ottica che ci consente di seguire ogni fase dell’intervento su un monitor ed uno strumentario appropriato, ci permette di risollevare la fronte e l’arcata sopraciliare che, scivolando verso il basso nel corso degli anni, danno un’immagine di appesantimento e di invecchiamento della parte superiore del volto. Il tutto mediante piccole incisioni nascoste tra i capelli.

Alla chirurgia endoscopica possono essere affiancate altre tecniche innovative per il ringiovanimento del viso le quali non hanno nulla in comune con i vecchi lifting se non il nome. Il comune denominatore è quello di risollevare i tessuti per ripristinare i volumi del volto là dove si sono persi. Questi interventi sono il Lifting Verticale e la sua ultima evoluzione, il New Lift, a cui si rimanda per ulteriori informazioni. Sono entrambi dei cosiddetti “soft lift”, interventi minimamente invasivi che il più delle volte non necessitano di anestesia generale, con i quali, attraverso incisioni di pochi centimetri abilmente nascoste in solchi naturali e tra i capelli, si eseguono scollamenti di aree del viso limitate, allo scopo di risollevarle in una naturale direzione verticale, migliorando gli zigomi e i solchi naso-genieni e risolvendo l’appesantimento del profilo della mandibola.

Il risultato sarà quello di un volto più fresco, riposato, naturale, senza assolutamente alterazione delle proprie caratteristiche con tempi di recupero estremamente veloci per i pazienti. Molto popolare oggi è anche il ringiovanimento non chirurgico del volto, cioè una combinazione di Botox, Fillers e fili di trazione che daranno un’ottimo risultato a quei pazienti che non sono o non vogliono essere ancora candidati ad un’intervento chirurgico.

 

 

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